MILANO NON E’ PIU’ DA BERE: SI RISCHIANO INFEZIONI

09/05/2023 0 Di Franco Puglia
PEC inviata al Sindaco di Milano, con copia ad AMSA, ed all’indirizzo transizioneambientale@pec.comune.milano.it .
Se la transizione ambientale di Milano è questa, NO GRAZIE !
——————————————————————————————————————–

Buon giorno,

Ma per essere un BUON giorno a Milano, ci si dovrebbe svegliare in una città PULITA, in ogni senso, ciò che non è.
Perché Milano è una città sporca, umanamente, come dimostrano le incessanti denunce di atti di violenza nelle periferie, di cui solo una parte finisce sui MEDIA, quindi una città NON SICURA, in particolare per le donne, ma è anche una città sporca per la spazzatura abbandonata ovunque, determinata in larga misura dai bivacchi serali e notturni di gente che io colloco FUORI dalla società civile, ma che, purtroppo, contamina pesantemente il tessuto sociale sano di questo territorio.

E la sporcizia attira altra sporcizia, come la violenza chiama violenza. Il degrado è una malattia VIRALE, che richiede terapie robuste, e PREVENZIONE, perché anche qui, come in campo sanitario, la prevenzione favorisce la salute di tutti e di ciascuno.
Se attorno a te c’è spazzatura, che senso ha cercare un cestino, che non si trova a portata di mano, per collocarvi la tua?
Non ne ha: aggiungi la tua spazzatura a quella già sul terreno; poi QUALCUNO la toglierà di mezzo.

Un “qualcuno” che si chiama AMSA, un’azienda fatta di persone chiamate a svolgere un servizio che, tuttavia, dovrebbe occuparsi di rimuovere ciò che si trova nei cestini, non sul terreno, a meno che non si tratti dei residui vegetali che il verde milanese diffonde, secondo natura.
Invece no: il lavoro di AMSA non è di FINITURA, ma di rimozione massiccia dei rifiuti abbandonati ovunque, ciò che rende il lavoro degli operatori più gravoso, costoso ed anche, talvolta, umilante.
Umiliante anche perché dove hai ripulito ieri qualcuno sporca immediatamente dopo, rendendo vano lo sforzo di dare all’ambiente quell’aspetto gradevole che dovrebbe essere la regola, non l’eccezione.

Ma i cestini di raccolta NON CI SONO !!! Quei pochi sono in pessimo stato, aperti all’invasività degli uccelli che, cercando cibo, li svuotano dando una mano ai selvaggi umani che già fanno la loro parte nella diffusione della spazzatura.
Mi si dice, e questo è INCREDIBILE, che i cestini (ma servono CESTONI !) non vengono collocati di proposito perché c’è gente che li riempie di spazzatura domestica invece di usare i contenitori del palazzo.
A parte che non lo credo, e non vedo perché qualcuno dovrebbe scomodarsi per andare a gettare altrove ciò che può conferire sotto casa, ma anche se fosse?
E allora? Piuttosto che raccogliere cestini di rifiuti generici è meglio raccattare i rifiuti dal suolo? Perché quei rifiuti, o vanno nei cestini o vanno sul suolo. E molti rifiuti sono di vetro, bottiglie di birra, residuo dei raduni serali, abbandonate ovunque, anche in frantumi, con vetri che nessuno raccoglie, perché è difficile farlo, anche per gli operatori dell’AMSA, che non dispongono di strumenti idonei allo scopo.
Vetri, trappole per i polpastrelli dei tanti cani che passeggiano per le nostre strade.

I CESTI DI RACCOLTA (non “cestini”) DEBBONO AVERE UNA PRESENZA CAPILLARE, per indurre i selvaggi a fare uno sforzo collocando li la loro spazzatura.
E NON è ammissibile che su oltre 2800 addetti alla Polizia Municipale non se ne incontri mai uno per strada, e non per occuparsi di auto in divieto di sosta, che è l’ultimo dei problemi, ma per CONTROLLARE IL TERRITORIO, in particolare nelle ore serali.
I più giovani sono disposti a fare le ore piccole nei locali notturni e NON possono fare dei turni serali a presidio della città?
E le aree da tenere sotto controllo non sono infinite, ma sono le aree verdi non cintate, quelle dove i balordi sostano abitualmente.

Ce la fate a vincere l’inerzia ormai dominante su tutto e su tutti per imprimere una SVOLTA DI CIVILTA’a questo ammasso di palazzi di cemento che un temo si chiamava Milano?

Grazie per l’attenzione


Ing. Franco Puglia
tel. 346.5872240