LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA
05/10/2021A Milano Giuseppe Sala ha sbaragliato il suo avversario, lo sconosciuto ai più Luca Bernardo.
Nel link sottostante i dati riportati dal Corriere. https://www.corriere.it/…/risult…/milano_015146.shtml?refresh_ce
Ma i numeri dicono anche altro: la somma dei voti raccolti dai vari candidati è di soli 480’608 voti validi, su un totale di 1’007’775 voti possibili, stando alla percentuale riportata del 47,69% dei votanti. Ed i voti raccolti da Giuseppe Sala sono soltanto 277.478, pari al 27,5% dei voti possibili, se tutti fossero andati alle urne.
Quindi Sala farà il bello ed il cattivo tempo a Milano con il consenso di poco più di 1/4 dell’elettorato.
Se poi consideriamo che la popolazione residente milanese è di 1’395’484 abitanti (Luglio 2021) significa che circa il 20% della popolazione milanese ha deciso il destino anche del restante 80%. Vero è che nella popolazione complessiva ci sono anche residenti senza diritto di voto, come i minori e gli stranieri senza cittadinanza.
Una tale condizione oggettiva, comunque, non ha nulla a che vedere con l’esercizio di una DEMOCRAZIA rappresentativa. D’accordo, chi tace acconsente, in teoria, ma non è così: chi tace ha RIBREZZO per l’insieme dell’offerta politica in campo, oppure se ne frega di tutto e di tutti, salvo poi lamentarsi ad ogni piè sospinto.
Altri 5 anni di governo di questo centrosinistra milanese e possiamo accantonare per sempre l’idea di una Milano da vivere, perché nella città la qualità della vita scivolerà oltre ogni limite di tollerabilità, salvo per i tanti immigrati, che aumenteranno, per i quali il peggio ha ben altre connotazioni.
E CHI dobbiamo ringraziare? Dobbiamo ringraziare QUESTO centrodestra, e Matteo Salvini in particolare, perché le responsabilità della sconfitta hanno nome e cognome. E neppure la Meloni è estranea a queste responsabilità.
Infatti questo centrodestra ha cavalcato la pur minoritaria opinione pubblica NOVAX e si è condannato di conseguenza ad una posizione minoritaria, quella dei NOVAX, condannando buona parte del suo elettorato all’astensione o regalandolo a questa sinistra di marca “green”.
Persino i cani che circolano in città avevano capito che, se 3/4 della popolazione si vaccina, sposare il 1/4 che rimane ti condanna ad essere perdente, perché poca gente sa quello che il governo cittadino fa o non fa in città, nel suo insieme, ma vota per appartenenza, perché si riconosce o meno nelle linee di politica nazionale, salvo nei villaggi, dove contano le persone più delle bandiere.
Dire che sono desolato è dire poco, ed immagino la delusione di tutti i candidati di questa Lista Civica, a partire da Giuseppe Lardieri, poi Michele Polito e tutti gli altri, che si sono fatti in quattro per le strade del Municipio 9 durante questa forsennata campagna elettorale.
Si, una sconfitta di queste proporzioni non era nelle attese, ma questa è la cruda realtà.
CHE FARE ADESSO? NON DEMORDERE.
La politica, quella VERA, è AZIONE. L’azione non richiede uno scranno in un Consiglio municipale; l’azione si esercita nella vita di tutti i giorni, con costanza, perseveranza, individuando i problemi, proponendo soluzioni concrete e poi combattendo per fare in modo che le proposte trovino attuazione, NONOSTANTE il governo avverso, nonostante ogni difficoltà.
COME FARE?
Lavorando ad un progetto politico cittadino senza finalità elettorali immediate, ma capace di coinvolgere gradualmente la popolazione dei quartieri, in maniera capillare, poco alla volta, passo dopo passo.
Mobilitando la popolazione nelle fasi di denuncia dei problemi e di proposta di soluzione.
Martellando senza tregua la Pubblica Amministrazione, prima ancora che la politica, perché intervenga DOVE serve e COME serve.
Il medesimo lavoro che si sarebbe potuto fare nell’ambito di un Consiglio municipale si può anche fare all’interno di un “GOVERNO OMBRA”, perché il lavoro da fare è il medesimo: è diversa soltanto la VESTE con la quale si formulano le proposte e si interviene sui poteri costituiti.
Questo sito web può, e DEVE, cambiare forma ed obiettivi. Può essere trasformato in un progetto di aggregazione civica con finalità non elettorali, ma di azione territoriale immediata. Se chi ha creduto in questa lista elettorale se la sente di proseguire, senza abbandonare il campo, io continuerò a collaborare come ho fatto, con i miei limiti, in questa fase.
Franco Puglia