LA QUALITA’ DELL’ARIA MILANESE
21/08/2021Le norme europee e nazionali chiedono misure di emergenza quando la concentrazione dei tipici inquinanti atmosferici supera più volte alcune soglie prestabilite. Per le polveri sottili questo limite è fissato in 50 microgrammi per metro cubo.
Non entro nel merito del grado di pericolosità per la salute pubblica determinato da questi inquinanti : non è rilevante ai fini di quello che voglio dire. Ciò che mi preme di sottolineare è la differenza fondamentale tra la concentrazione di un fattore patogeno “inorganico” (cioè non batteri o virus) e la QUANTITA’ assorbita da un organismo.
Prendiamo due bottiglie di vino rosso, con 12 gradi alcoolici: se ne bevo un bicchiere, nessuno affermerà che mi può fare male, neppure un medico (a meno di casi patologici specifici).
Ma se mi scolo le due bottiglie in breve tempo, la sbronza è quasi assicurata.
E se lo faccio quotidianamente sono un alcoolista patologico, col fegato in cirrosi ed il cervello in pappa. Eppure la concentrazione alcoolica delle bottiglie è sempre la stessa.
Un altro esempio : in radiologia i medici fanno uso di radiazioni ionizzanti, dai ben noti raggi X, a radiazioni di altro genere, prodotte da radioisotopi, usate in terapie specifiche contro il cancro. Gli operatori sanitari in contatto con questi dispositivi assorbono quotidianamente una certa dose di radiazioni, che in sé non è letale, alle intensità impiegate, ma si accumula nei tessuti, per cui gli operatori sanitari indossano dei DOSIMETRI che misurano la radiazione accumulata e se l’operatore supera una soglia di accumulo prefissato deve sospendere quel tipo di lavoro. Chiunque comprende che il pericolo potenziale delle radiazioni ionizzanti è di gran lunga superiore a quello del nerofumo (polveri sottili da prodotti della combustione) e che la concentrazione di polveri sottili che respiriamo in città, anche nelle condizioni peggiori mai registrate, è infinitamente inferiore a quella del fumo di qualsiasi sigaretta.
E nessuno muore per aver fumato una sigaretta ! Ma un fumatore da 40 sigarette al giorno potrebbe non avere lunga vita. E se ne fuma 80 al giorno, il suo destino è segnato.
Ciò che voglio far capire è che CONTA LA QUANTITA’, più della qualità.
Gli anestetici usati in medicina sono letali, a dosi elevate, mentre a modeste dosi sono indispensabili negli interventi chirurgici. Ora, noi stiamo trattando le polveri sottili da 50 a 100..150 microgrammi su metro cubo come se si trattasse di un veleno letale, quello di un cobra ! NON HA SENSO ! Se la nostra atmosfera avesse una concentrazione di inquinanti molto superiore a quelle abitualmente rilevate e fosse costante per 365 giorni all’anno, allora si, allora le quantità assorbite dai nostri polmoni diventerebbero pericolose o letali.
Aiuta a capire il caso delle acciaierie, come a Taranto, dove gli impianti lavorano a ciclo continuo ed il tenore delle polveri (ed altro) nell’aria non crolla mai, nonostante il vento e la pioggia. Infatti a Taranto si muore, con una mortalità forse anche modesta in rapporto alle cause che la determinano.
Misure come quelle del blocco temporaneo della circolazione delle auto non hanno alcun effetto, e questo è un dato ormai assodato sulla base dei rilevamenti di ARPA e di altri, ma compromettono la libertà di movimento dei cittadini, abusando dei pubblici poteri, sia pure con il conforto di norme che ci sono, e che vanno SUBITO cambiate.
Allora perché mettere in atto queste misure, mentre invece si è tiepidi nei confronti di ALTRE MISURE STRUTTURALI sulle fonti principali di inquinamento dell’aria, costituite dalla combustione di combustibili solidi e liquidi (legna, pellet, gasolio, gpl) senza adeguati sistemi di abbattimento degli inquinanti nei fumi, a cui sono invece obbligate le grandi aziende ?
Ing. Franco Puglia